Se entri dentro Stella Speciale, l’aria devi respirarla a pieni polmoni, senza esitazione. Non te ne puoi fregare, non ci può essere un coinvolgimento a metà: primo, perché l’inclusione è un qualcosa di così importante che viene difficile scegliere di non schierarsi; poi, perché sono una grande famiglia con le braccia aperte verso il mondo, di conseguenza rimanere piacevolmente impigliato in questa rete di storie, progetti, difficoltà, vittorie e opportunità, è quasi automatico.

Lo dimostrano i volontari: arrivano dalla scuola, grazie a un progetto di pallavolo unificata (dove giocano insieme persone con e senza disabilità) introdotto per la prima volta in Sardegna da Stella Speciale nel 2016. Gran parte degli studenti delle squadre unificate hanno scelto di condividere lo spirito di Special Olympics (già, Stella è uno dei team accreditati) andando oltre il progetto scuola, diventando volontari e volontarie di un progetto più grande, il quale obiettivo è creare un mondo in cui parlare di inclusione non è più necessario, perché fa parte di noi, del nostro modo di essere comunità.

A dimostrarlo in maniera ancor più concreta, è però la carovana di tifosi che segue la squadra sulcitana di giallo vestita: la tifoseria infatti, sono i familiari. E qua a uno viene da pensare: “eh vabbè, ma certo che i genitori sono i primi tifosi dei loro figli”, ma no, non è proprio così. Quando all’inizio vi abbiamo raccontato di una grande famiglia, è perché di questo si tratta. Far parte di Stella significa condividere, le gioie e le difficoltà. La tifoseria non è divisa in settori, è unita: “l’aspetto più bello – ci racconta Roberto, presidente di Stella Speciale – è il sostegno dei familiari sia verso tutta la squadra, che verso loro stessi”. Il supporto non ha solo il fine di incoraggiare la squadra del cuore; negli spalti, siedono tante mani tese. I familiari sono familiari di tutti, i problemi e le difficoltà dei genitori sono ostacoli da affrontare insieme.

L’esito è un microcosmo in cui esserci, schierarsi, non restare indifferenti è d’obbligo; dove il clima è caldo come un abbraccio che consola, rigenera e trasmette forza. Dove si sente aria di rivoluzione ❤